Il corpus di un centinaio di pellicole piane ai sali d’argento 20 x 25 cm e
30 x 40 cm - realizzate nel corso della campagna fotografica 1990-1994 - è espressione delle multiformi valenze storico-culturali di fine ‘900 declinate con un sistema fotografico analogico prossimo ad essere scalzato dall’epocale svolta digitale. La ricerca testimonia come nell’area del Monte Bianco di fine XX sec. sono venute a crearsi concomitanze tecnico-fotografiche, culturali e autoriali, uniche e irrepetibili, le quali hanno consentito di interpretare, in chiave nuovamente sperimentale, luci, spazi ed eventi del cuore alpino d’Europa.